facebook
^Torna sù

  • 1 www.iacopi.org
    IACOPI o JACOPI: una serie di antiche famiglie originarie della TOSCANA
  • 2 Iacopi - Jacopi
    Un cognome molto raro con (alle spalle) una storia importante !
  • 3 RICERCHE E STUDI
    Alla ricerca delle origini e della storia degli IACOPI. Sito interamente creato grazie alla ricerca e agli studi.
  • 4 AIUTI GRADITI
    Essendo ricerche storiche molto complesse è possibile vi sia qualche errore. Nel caso riscontriate delle imprecisioni vi prego di comunicarlo a maxtrimurti@gmail.com
  • 5 Benvenuto
    Buona navigazione.

IACOPI DISCENDENZE E STORIA

Una vita di ricerche per conoscere chi sono.

  

Gli umbri ed il servizio militare

GLI UMBRI ED IL SERVIZIO MILITARE

(stampato sul quotidiano CORRIERE dell’UMBRIA di PG, del 10 agosto 1993 con il titolo “Il coraggio di essere soldato”)

Fare il soldato sin dai primordi della vita sociale è stata una dura ed ineluttabile necessità, sia per procacciarsi i mezzi per la sopravvivenza (ad esempio il cacciatore per la comunità), sia per rispondere adeguatamente a chi, con la prepotenza e con la forza, cercava comode "scorciatoie" per il potere e l'agiatezza.

Con la vita sociale organizzata e l'introduzione dei primi poteri strutturati il servizio militare diviene un obbligo sociale ed è conseguente alla chiamata dei Capi della comunità.

Solo con Roma il servizio militare riceve una sistematizzazione ufficiale e viene a rappresentare una condizione necessaria e sufficiente per l'accesso alla carriera politica ed alle cariche pubbliche ("cursus honorum"). Con lo "sbarramento programmato" del servizio militare i romani conseguono indirettamente l'eliminazione dalla vita politica (con innegabili ripercussioni positive) degli inetti, degli incapaci, dei codardi e degli........psicolabili!

Gli Umbri, inizialmente alleati di Roma, rispondono al servizio militare in termini di volontariato e solo a partire dal 90 a.C. - divenuti cittadini romani - vengono soggetti alla coscrizione obbligatoria. In particolare l'esenzione dal servizio militare era concessa ai non idonei (fisici e mentali) o a chi avesse già fatto 10 campagne a cavallo o 16 da fante.

Con Vespasiano (69-79 d.C.) cessa per i cittadini romani (e quindi anche per gli Umbri) il servizio obbligatorio e ciò è dovuto all'eccesso di domanda di arruolamento volontario da parte dei barbari e dei servi della gleba (per quest'ultimi e per molti anni a venire il servizio militare rappresenta forse l'unica via d'uscita dalla loro dura e triste condizione di "legati" alla terra per legge!). Col senno di poi si può anche considerare che l'atto di Vespasiano è stato certamente uno dei fattori fondamentali e concomitanti della disgregazione dell'Impero Romano.

Caduto l'Impero di Roma, i Goti non si fidano delle qualità guerriere degli italiani e così fanno anche i Longobardi, perlomeno sino a Rotari, il quale per la prima volta consente ai sudditi liberi di accedere al servizio militare. Ne restano però esclusi i "Servi della Gleba" (coloni) ai quali è consentito di diventare al massimo "Servi di masnada" (sempre servi!) con mansioni ausiliarie (sentinella, basso scudiero) presso i vari feudatari.

Gli Umbri per la maggioranza coloni rimangono così sui loro campi e divenuti liberi con l'avvento dell'era comunale preferiscono ugualmente "starsene a casa" o garantire al massimo in qualche modo la sicurezza dei loro villaggi.

Con la comparsa in Umbria delle Compagnie di Ventura straniere dei bretoni e dei borgognoni (disoccupate per la fine della guerra dei cento anni) e con il sistematico sabotaggio (eufemisticamente chiamato "Cavalcata") e saccheggio dei territori nemici, fare il colono diviene un mestiere "a rischio" e molti giovani legati alla terra, sia per pura sopravvivenza, sia per desiderio di riscatto sociale, oppure per mero desiderio di avventura, si accostano al mestiere delle armi.

Sorgono così le Signorie (che in Umbria non hanno grande fortuna) e con il loro successivo assoggettamento al potere temporale della Chiesa si esaurisce progressivamente l'eccezionale fenomeno dei Capitani di Ventura umbri, mentre il servizio militare torna di nuovo facoltativo e di "mestiere".

Con Napoleone e l'istituzione del Dipartimento del Trasimeno con capoluogo Spoleto, ritorna per qualche anno agli inizi dell'800 la coscrizione obbligatoria ma, con la Restaurazione e la Santa Alleanza tutto torna come prima o ... quasi!.

La realizzazione dell'Unità Nazionale sancisce nel 1861 la definitiva introduzione in Umbria del servizio militare e della coscrizione obbligatoria di cui, la contemporanea costituzione dei Comandi Provinciali e la successiva fondazione (1870) del Distretto Militare di Perugia, ne costituiscono il naturale presupposto e la base dell'ulteriore sviluppo.

Come reagiscono gli Umbri alla nuova situazione che è tutt'oggi in vigore? Sostanzialmente bene. Certo dopo 400 anni di desuetudine alla coscrizione obbligatoria l'impatto, amplificato dalle nuove tasse imposte dai "piemontesi" liberatori, non è dei migliori!

Nasce una patologica, seppure ridotta, tendenza alla renitenza alla leva, alimentata dall'ansia di un "mammismo" ancestrale tutto umbro che, a seconda dei periodi, va ad incrementare, ... negli allora fitti e poco praticabili boschi dell'Appennino, il brigantaggio (piaga endemica della Regione fino alla 1^ Guerra Mondiale), oppure in tempi recenti (bandi di arruolamento della Repubblica Sociale e dei Tedeschi) il movimento partigiano.

Non è raro il fatto di leggere, nelle Memorie Storiche dei Reggimenti che hanno avuto nel tempo la loro sede in Umbria, di operazioni tendenti a snidare renitenti e disertori rifugiati nei boschi dell'Appennino. A tal proposito le Memorie dell'8° Reggimento della Brigata "Re" ci dicono che ben due battaglioni nell'ottobre - novembre 1869 furono impiegati a tal scopo nella zona fra Gubbio e Pietralunga. Ma non si sa con quali risultati!

Allora la coscrizione obbligatoria è ormai entrata a far parte della cultura e del costume sociale della Regione? Dai risultati di oggi sembrerebbe di si; ma rimane pur sempre latente un rifiuto generico di tipo psicologico, che non consegue però dalla tendenza al Pacifismo, bensì più probabilmente da una mutazione genetica consolidata, frutto dei 400 anni di soggezione inane al potere temporale.

Copyright © 2013. www.iacopi.org  Rights Reserved.