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    IACOPI o JACOPI: una serie di antiche famiglie originarie della TOSCANA
  • 2 Iacopi - Jacopi
    Un cognome molto raro con (alle spalle) una storia importante !
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    Alla ricerca delle origini e della storia degli IACOPI. Sito interamente creato grazie alla ricerca e agli studi.
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IACOPI DISCENDENZE E STORIA

Una vita di ricerche per conoscere chi sono.

  

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Nota 4

Il Collegio dei Priori o Priorato fu istituito a Firenze nel giugno 1282, inizialmente composto da tre elementi rappresentanti le Arti Maggiori (Calimala, Lana e Cambio), al fine di assistere il Consiglio dei 14, istituito nel 1280 dal Cardinal Latino. In origine i “ Priori ” erano i rappresentanti delle più importanti corporazioni commerciali ed industriali, le cosidette ARTI. Essi divennero, con l’avvento della Repubblica popolare: “Ufficiali della Signoria”. Governavano affiancati dal “Capitano del Popolo” e, successivamente, dal “Gonfaloniere di Giustizia”. Successivamente il numero fu portato a 6 nell’agosto-ottobre 1282 per l’inclusione delle Arti: Por Santa Maria, Medici e Speziali, Vaiai e Pellicciai. Secondo il Villani il numero di 6 era legato alla 6 Arti Maggiori rappresentate ma non esclude il fatto che tale numero possa essere legato anche al numero dei Sestieri della città . Comunque nel 1293 il Consiglio dei Priori fu portato a 7 includendovi anche la settima Arte Maggiore, quella dei Giudici e Notai. In questa nuova struttura organizzativa il primo della gerarchia del Collegio dei Priori assunse la denominazione di “ Gonfaloniere di Giustizia ”. Nel 1342, infine, il numero dei Priori fu portato ad 8. Questi “ Priori o Signori ” - come vennero chiamati unitamente al Gonfaloniere di Giustizia - costituivano, rimanendo in carica per 6 mesi, la SIGNORIA della città. La nomina dei Priori era affidata ad una commissione costituita dai Priori uscenti, dalle Capitudini (Capi delle Arti) e da alcuni cittadini aggiunti detti “ARROTI”. Con gli Ordinamenti di Giustizia del 1293 venne confermato il divieto (previsto dagli Ordinamenti di Giano della Bella del 1289, ma frequentemente disattesi) che i Priori potessero provenire dal gruppo dei “ Grandi o Magnati ”. Potevano aspirare alla carica solo coloro che erano iscritti alla matricola di un’arte e che quest’arte esercitavano. I Priori reggevano il Comune con grande autorità . Avevano tutti i poteri tranne quello di dichiarare la guerra o stipulare la pace. Risiedevano a Firenze di notte e giorno nel Palazzo della Signoria; insieme al Gonfaloniere di Giustizia facevano vita in comune e dormivano tutti in una stessa stanza. Quanto al Gonfaloniere di Giustizia, previsto dagli Ordinamenti del 1289, inizialmente rivestiva il ruolo di “Capitano di mille armati a difesa del popolo e dei Rettori contro la violenza dei Grandi” ma, successivamente, con gli Ordinamenti del 1293, nell’intento di consolidare gli istituti democratici del Comune, egli aumentò le sue prerogative, acquisendo una più precisa collocazione giuridica, quella cioè di Capo del Collegio dei Priori e quindi di Capo della Repubblica. Scelti tra gli appartenenti al “ ceto popolare ”, membri di una delle Arti Maggiori ed eletti dalle  Capitudini Maggiori” (cioè dai Capi di Collegio delle Arti), dai Priori, dal Capitano del Popolo, i Gonfalonieri duravano nell’ufficio sino a 5 mesi (Dino Compagni - l’autore della “ Cronaca delle cose occorrenti nei tempi suoi ” e collaboratore di Giano della Bella - che era stato Priore nel 1285 durante la guerra d’Arezzo, culminata nella battaglia di Campaldino, nel 1293 ricopriva la carica di Gonfaloniere di Giustizia. In questa veste, a conferma dell’alto potere attribuitogli, concluse la guerra tra Firenze e Pisa). Nel 1321 fu inoltre istituito, accanto al Collegio dei Priori, il Collegio dei Buoniuomini (Buonomini), 12 componenti, per la concessione delle Balie (autorizzazioni e deleghe di potere in determinati settori), istituite nel 1287. Il collegio dei Priori aveva tra gli altri facoltà di nominare gli ambasciatori del Comune, i quali non potevano esplicare tale compito per più di due volte all’anno. Comunque alle elezioni dei Priori, fin dal 1283, parteciperanno quasi sempre o le 7 o le 12 Arti Maggiori. Va in ogni caso rilevato che di 381 Priori, dal 1282 al 1292, 88 furono membri dell’Arte di Calimala, 71 Giudici e Notai, 58 dell’Arte del Cambio, 39 dell’Arte della Lana, 39 di Por Santa Maria, 15 Medici e Speziali, 6 Beccai, 2 Vaiai e Pellicciai. Di 63 Priori rimane incerta la condizione, ma di questi almeno 31 appartenevano alle più cospicue famiglie magnatizie e popolane e poiché erano soci di grandi e ricche Compagnie commerciali e bancarie, il numero dei rappresentanti dell’Arte di Calimala e del Cambio assommano complessivamente, con l’aggiunta di quest’ultimi, a ben 177 Priori, poco meno della metà del totale. Per quanto riguarda, infine, il concetto di Balia, vale la pena di dare anche qualche cenno al significato della parola Baùlo o Bajulo. Nel basso Impero ed a Bisanzio il Baiulo fu il precettore dell’erede al trono. Secondo questa funzione, Carlo Magno nel 790, nominò Arnolfo precettore di Luigi il Pio, erede al trono, con il titolo di Primo Bajulo d’Occidente. Titolo di Bajulo ebbe in seguito ogni Governatore di Provincia, con mandato di Balivo o Balì. Dante chiama Augusto Bajulo in quanto portatore d’aquila, simbolo dell’Impero. Ma Bajulo o Sindico (da cui il moderno Sindaco) fu anche nel medioevo il rappresentante più o meno eletto di un castello presso un Comune o Signore, cosl come, nei conventi, il ricevitore e distributore di lasciti e delle offerte destinate ai servizi divini e, nelle processioni, si chiamarono Bajuli anche i portatori di candelabri.

ELENCO DELLE PIU’ IMPORTANTI FAMIGLIE FIORENTINE SUDDIVISE PER SESTIERE (fine 1200)

- SESTO d’OLTRARNO: Rossi, Bardi, Canigiani, Machiavelli, Ridolfi, Mozzi, Mannelli Velluti, Pitti, Capponi, Cacciafuori, Corsini, ecc..;

- S.PIERO SCHERAGGIO: Pulci, Tedaldi, Magalotti, Mancini, Bucelli, Peruzzi, Rimbertini, Migliorati-Dominici, Manieri, Dell’Antella, Raffacani, Cerchi, Bacherelli, Del Giudice (Alberti);

- SESTO Di BORGO: Spini, Acciaiuoli, Altoviti, Cosi, Monaldi, Baldovinetti (ramo dei Guidi), Ardinghelli, Paradisi (ramo dei Corbizzi),..;

- SAN PANCRAZIO (BRANCACCIO): Girolami, Becchenugi, Bordoni, Minerbetti, Tornaquinci, Strozzi, Villanuzzi, Anselmi, Orlandini, Acerbi, Attavanti, Ristori, degli Umbertini, Bilenchi, ...;

- PORTA DUOMO: Agli, Ruffoli, Medici, Borghi, Cerretani, Arrighi, Lottieri-Benincasa, Latini, Marignolli, Rinaldi, Del Beccuto, ...;

- PORTA S. PIETRO : Visdomini, Adimari, Pazzi, Cerchi, Falconieri, Albizzi, Portinari, Da Filicaja, Rocchi, Diedati, Abbati, Giugni, Macci, Alfani, Della Scala, Guadagni, Cambi, Finiguerra, Galigai, Alepri, Galgani, ... .

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