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IACOPI DISCENDENZE E STORIA

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Nota 11

Il Collegio della Mercanzia (sezione Iacopi di Santa Croce)

La Mercanzia (dal 1308 - la Universitas mercatorum, o, nel quindicesimo secolo, i Sei di mercanzia) costituiva l’alta corte commerciale. Il suo magistrato (che stava in carica per un periodo di tre mesi nel primo Quattrocento) si componeva inizialmente di un membro per ciascuna delle cinque arti di maggior prestigio mercantile: Mercatanti, Cambio, Lana, Seta e Medici e Speziali. Un sesto membro della corte venne aggiunto estraendolo dalle arti minori nel 1372 (e al tempo dei Ciompi c’erano cinque membri dalle arti minori, che ritornarono ad essere uno nel 1387). I membri delle Arti Maggiori erano estratti dalle Borse composte da ciascuna delle cinque arti rappresentate; il sesto membro della corte era tratto da una Borsa combinata, composta da rappresentanti dell’Arte dei Vaiai e Pellicciai e delle quattordici Arti Minori. La corte impiegava anche un giurista straniero.

La Mercanzia rappresentava una magistratura piuttosto importante nel tardo Trecento e nel primo Quattrocento. I suoi membri sedevano ex-officio nel Consiglio del Popolo, e partecipavano anche alle estrazioni per i Tre Maggiori. La corte si occupava di materie importanti come fallimenti, bancarotta e frode, e di trattati commerciali con gli stati stranieri. Progressivamente, nel quattordicesimo secolo, essa si assunse il compito di eseguire le sentenze pronunciate dai consoli delle arti. Gradualmente (e particolarmente nel periodo dopo la rivolta dei Ciompi) i Tre Maggiori ed altre alte magistrature usurparono i poteri delle arti, subordinando queste ultime allo stato, ed anche la Mercanzia ebbe un ruolo in questo processo. Nel 1393 essa si arrogò la funzione di supervisore nelle elezioni dei consoli delle arti, dando perciò avvio ad una serie di registri archivistici (“Tratte di tutti i consolati delle arti”), che registravano le estrazioni anche per l’ufficio della Mercanzia, e per venti delle ventuno arti (l’arte dei Giudici e Notai era esclusa). La Mercanzia diminuì un pò d’importanza nel tardo Quattrocento per una serie di misure introdotte sotto Lorenzo de’ Medici negli anni ’70 (e nel 1477 i periodi annuali di rotazione delle cariche dei magistrati della Mercanzia furono ridotti da quattro a tre). 

I registri della Mercanzia per le elezioni delle arti sono molto simili ai Giornali delle Tratte relativi alle estrazioni dei Tre Maggiori. I registri contengono i nomi e le date di estrazione per tutti i “veduti” e i “seduti”, indicando per ciascuno il risultato dell’estrazione, l’ufficio e la data della borsa. Sfortunatamente, non tutti di questi registri sono sopravvissuti. Vi sono nomi in serie continue dall’elezione del dicembre del 1393 all’agosto del 1421, dall’agosto del 1429 al dicembre del 1443, dall’agosto del 1465 all’aprile del 1474, e dall’aprile del 1480 al dicembre del 1497. In realtà i volumi continuano fino agli anni ‘30 del Cinquecento, dopo un’altra lacuna fra il 1498 e il 1507. Nonostante le lacune, i registri sopravvissuti forniscono una buona base per valutare, per la maggior parte del quindicesimo secolo, la partecipazione di individui e di famiglie in arti differenti.

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